Discorso sui cinque modi di porre fine alla rabbia

by Thich Nhat HanhNovember 25, 2021

Ho udito queste parole del Buddha una volta che dimorava al monastero di Anathapìndika, nel boschetto di Jeta, nei pressi della città di Shràvasti.

Un giorno il Venerabile Shariputra disse ai monaci: “Amici, oggi vorrei condividere con voi i cinque modi di porre fine alla rabbia. Vi prego di ascoltare con attenzione e di mettere in pratica ciò che vi insegno”. I monaci acconsentirono e ascoltarono con attenzione.

Il Venerabile Shariputra disse: “Quali sono questi cinque modi di porre fine alla rabbia?

Cari amici, questo è il primo modo. Poniamo che qualcuno non si comporti in maniera gentile, ma si esprima con parole gentili. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia.

Amici, facciamo l’esempio di un monaco che pratica l’ascetismo, che indossa una veste fatta di ritagli di stoffa. Un giorno passando accanto a un mucchio di rifiuti, pieno di escrementi, urina, muco e molte altre cose maleodoranti si accorge che nel mucchio c’è uno scampolo ancora intatto. Usando la mano sinistra raccoglie il pezzo di stoffa e con la mano destra ne prende l’altro capo e lo distende. Vede che non è strappato e non è macchiato da escrementi, urina, sputi o altre sostanze maleodoranti, dunque lo piega e lo mette via per portarlo a casa, lavarlo e cucirlo alla sua veste di ritagli di stoffa. Amici, quando le azioni di qualcuno non sono gentili ma le sue parole lo sono, se siete saggi non fate caso alle sue azioni non gentili ma prestate attenzione soltanto alle sue parole gentili. Questo vi aiuta a porre fine alla vostra rabbia.

Cari amici, questo è il secondo metodo. Poniamo che qualcuno non si esprima con parole gentili ma si comporti in maniera gentile. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia.

Amici, immaginate che non lontano dal villaggio ci sia un lago profondo, la cui superficie è coperta da alghe ed erba. Una persona molto assetata e accaldata si avvicina al lago, si toglie i vestiti, si tuffa e, spostando con le mani le alghe e l’erba, si gode il bagno e beve l’acqua fresca del lago. È la stessa cosa, amici, quando le parole di una persona non sono gentili ma lo sono le sue azioni. Non fate caso alle parole di quella persona ma prestate attenzione solo alle sue azioni, in modo da riuscire a porre fine alla vostra rabbia. Chi è saggio dovrebbe praticare in questo modo.

Amici, questo è il terzo metodo. Poniamo che qualcuno non si comporti né si esprima in maniera gentile ma abbia comunque un po’ di gentilezza nel cuore: se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia.

Amici, facciamo l’esempio di un viandante debole, assetato, malridotto, accaldato, miserevole e molto abbattuto; arrivato a un bivio, vede l’impronta di un bufalo che contiene un po’ di acqua piovana stagnante. Il viandante pensa: ‘C’è pochissima acqua in questa impronta di bufalo. Se usassi la mano o una foglia per raccoglierla la agiterei, rendendola fangosa e imbevibile; quindi dovrò abbassarmi con le braccia e le ginocchia a terra, avvicinare le labbra all’acqua e berla direttamente’. È quello che fa immediatamente. Amici, quando incontrate una persona le cui azioni e parole non sono gentili, ma che comunque ha in cuore un po’ di gentilezza, non fate caso alle sue azioni e alle sue parole ma prestate attenzione a quel poco di gentilezza che ha nel cuore, in modo da poter porre fine alla vostra rabbia. Chi è saggio dovrebbe praticare in questo modo.

Cari amici, questo è il quarto metodo. Poniamo che qualcuno non si comporti in maniera gentile, né si esprima con parole gentili e non abbia nel cuore nulla che si possa definire gentile. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia.

Amici, facciamo l’esempio di un uomo che durante un lungo viaggio si ammala. È solo e totalmente esausto, lontano da qualsiasi villaggio. Sapendo che morirà prima di completare il viaggio, cede alla disperazione. A quel punto gli si avvicina una persona che, rendendosi conto delle sue condizioni, lo prende per mano e lo conduce al villaggio più vicino, dove si prende cura di lui e della sua malattia e fa in modo che abbia tutto ciò di cui ha bisogno: vestiti, medicine e cibo. Grazie a questo atto di compassione e di gentilezza amorevole, la vita di quell’uomo è salva.

Allo stesso modo, amici, quando incontrate una persona le cui azioni e parole non sono gentili ma che non ha in cuore nulla che si possa definire gentilezza, date vita a questo pensiero: ‘Chi parla e agisce in modo non gentile e che non ha in cuore nulla che si possa definire gentilezza è una persona che sta soffrendo molto. A meno che non incontri un buon amico spirituale non avrà alcuna possibilità di trasformarsi né di raggiungere i regni della felicità’. Pensando in questo modo riuscirete ad aprire il vostro cuore a quella persona, con amore e compassione. Sarete capaci di porre fine alla vostra rabbia e di aiutare quella persona. Chi è saggio dovrebbe praticare in questo modo.

Cari amici, questo è il quinto metodo. Poniamo che una persona si comporti in maniera gentile, si esprima con parole gentili e abbia la mente piena di gentilezza. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia.

Amici, supponiamo che non lontano dal villaggio ci sia un bellissimo lago; le sue acque sono limpide e calme, il fondale è liscio, le rive risplendono d’erba verde, tutt’intorno alberi belli e rigogliosi fanno ombra. Una persona assetata, sofferente per la calura e con il corpo coperto di sudore arriva al lago, si toglie i vestiti lasciandoli a riva, si tuffa in acqua e trova grande sollievo e piacere nel fatto di bagnarsi e di bere quell’acqua pura. Il caldo, la sete e la sofferenza che provava scompaiono immediatamente. Allo stesso modo, amici, quando incontrate una persona le cui azioni e parole sono gentili e che ha la mente piena di gentilezza, prestate attenzione a tutta la gentilezza delle sue azioni, delle sue parole e della sua mente e non lasciate che la rabbia o la gelosia vi travolgano. Se non sapete vivere in armonia con una persona così gradevole, non potete essere considerati saggi.

Miei cari amici, ho condiviso con voi i cinque modi di porre fine alla rabbia”.

Quando i monaci udirono le parole del Venerabile Shariputra furono felici di riceverle e di metterle in pratica.



Madhyama Agama 25 (Corrisponde all’Agatha Vinaya Sutta [Discorso sulla similitudine dell’acqua], in Anguttara Nikaya 5.162)