Discorso sulla verità assoluta

by Thich Nhat HanhNovember 26, 2021

Colui che ancora permane in una visione dogmatica considerandola la più alta al mondo, pensando che sia la migliore e disprezzando le altre come inferiori, è considerato non ancora libero dalle dispute.

Quando si vede, si ascolta o si percepisce una certa cosa e la si considera l’unica in grado di portare conforto e vantaggio a se stessi, si tende sempre a caderne preda e a stimare inferiori tutte le altre.

Essere prigionieri della propria opinione e considerare inferiori tutte le altre: il saggio considera questo atteggiamento schiavitù, assenza di libertà. Un buon praticante non si affretta mai a credere a ciò che vede, ode e percepisce, comprese regole e riti.

Un buon praticante non ha alcun bisogno di formulare una nuova teoria per il mondo. usando la conoscenza acquisita o le regole e i riti che pratica. Non si considera “superiore”, “inferiore” né “uguale” a nessuno.

Un buon praticante abbandona il concetto di “sé” e la tendenza ad aggrapparsi alle opinioni. È libero e non dipende da nulla, neanche dalla conoscenza. Non prende le parti di nessuno nelle controversie e non si attacca ostinatamente ad alcuna opinione o dogma.

Egli non cerca nulla, non si aggrappa a nulla, né a un estremo né all’altro, né in questo né nell’altro mondo. Ha abbandonato ogni opinione e non ha più bisogno di cercare conforto o rifugio in teorie o ideologie.

Per il saggio, non c’è più alcun punto di vista su ciò che si vede, si ode o si percepisce. Come si potrà mai giudicare, come farsi mai un’opinione su un essere tanto puro da aver lasciato andare tutti i punti di vista?

Un saggio non sente più il bisogno di formulare dogmi o di scegliersi un’ideologia. Persone simili abbandonano tutti i dogmi e le ideologie. Una persona davvero nobile non si lascia mai intrappolare da regole o rituali: avanza con fermezza verso la sponda della liberazione e non farà mai ritorno al regno della schiavitù.

Paramatthaka Sutta Sutta Nipata 4.5