Raccomandazione

by Thich Nhat HanhDecember 17, 2021


Promettimi,

promettimi oggi,

promettimi ora,

mentre il sole è alto

proprio allo zenit,

promettimi:


anche se

ti abbattessero

sotto una montagna di odio e di violenza;

anche se ti calpestassero e ti schiacciassero

come un verme,

anche se ti smembrassero e ti sventrassero,

ricorda, fratello,

ricorda:

l’uomo non è nostro nemico.


Degna di te è solo la compassione –

invincibile, illimitata, incondizionata.

L’odio non ti permetterà mai di affrontare

la bestia nell’uomo.


Un giorno, quando da solo affronterai questa bestia,

col tuo coraggio intatto, con occhi gentili,

non turbati

(come se nessuno li vedesse) 

dal tuo sorriso

sboccerà un fiore.

E quelli che ti amano

ti osserveranno

attraverso i diecimila mondi della nascita e della morte.


Di nuovo solo,

procederò a capo chino,

sapendo che l’amore è diventato eterno.

Sulla lunga, aspra strada,

il sole e la luna

continueranno a splendere.



Ho scritto questa poesia nel 1965, in particolare per i giovani della School of Youth for Social Service che durante la guerra rischiavano ogni giorno la vita per raccomandargli di prepararsi a morire senza odio. Alcuni erano già stati uccisi con violenza e mettevo in guardia gli altri dall’odiare. Il nemico è la nostra rabbia, l’odio, l’avidità, il fanatismo, e la discriminazione. Se muori di morte violenta, devi meditare sulla compassione per perdonare quelli che ti uccidono. Se muori realizzando questo stato di compassione, sei veramente un figlio del Risvegliato. Anche se muori nell’angoscia, nella vergogna, nella violenza, se puoi sorridere e perdonare, hai un grande potere.

Rileggendo i versi di questa poesia, ho capito all’improvviso il passo del Sutra del diamante che parla di kshanti, la sopportazione o la tolleranza: “ col tuo coraggio intatto, con occhi gentili,

non turbati (come se nessuno li vedesse) dal tuo sorriso sboccerà un fiore. E quelli che ti amano

ti osserveranno attraverso i diecimila mondi della nascita e della morte.” Se muori con in mente la compassione, sei una torcia che illumina il sentiero. Prima di darsi fuoco, Nhat Chi Mai, una dei primi membri del Tiep Hien, lesse questo poema al registratore e lo lasciò per i suoi genitori.

“Di nuovo solo proseguirò a capo chino” per vederti, conoscerti, ricordarti. Il tuo amore è diventato eterno. “Sulla lunga, aspra strada, il sole e la luna continueranno a splendere.” Quando c’è una relazione matura tra le persone, c’è sempre compassione e perdono. Nella vita, abbiamo bisogno degli altri che ci vedano e ci riconoscano per sentirci sostenuti. Tanto più abbiamo bisogno che il Buddha ci veda! Sul nostro sentiero di servizio, ci sono momenti di dolore e di solitudine, ma quando sappiamo che il Buddha ci vede e ci conosce, percepiamo una grande fonte di energia e una salda determinazione a proseguire.

I fratelli della Weston Priory hanno messo in musica questa poesia.


Raccolta di poesie di Thich Nhat Hanh "Chiamami con i miei veri nomi"

Traduzione di Chandra Livia Candiani