Toccare la Terra
La tua incommensurabile pazienza e sopportazione ti hanno reso un grande bodhisattva, un saldo rifugio per tutti noi. Ogni volta che siamo instabili, ogni volta che ci perdiamo nella dimenticanza, nella tristezza, nell’odio e nella disperazione, sentiamo il bisogno di tornare a te e praticare il Toccare la Terra. Toccandoti troviamo un rifugio, ristabiliamo la nostra pace, riacquistando gioia e sicurezza del nostro sé. Sappiamo che siamo tutti tuoi figli e che, persino quando commettiamo molti errori, tu ci perdonerai sempre. Grazie a te ci rendiamo conto della nostra natura di non-nascita e non-morte.
Madre, ovunque ci sia terreno, acqua o aria, tu sei lì. Ci doni la vita e ci nutri.
Se abbiamo la consapevolezza che noi siamo sempre in te e tu sei sempre in noi, saremo tutti pacifici, felici, sani e forti. Ma visto che alcuni di noi non riescono a vedere questa verità, perdiamo noi stessi. Perdiamo la capacità di riconoscere che i nostri corpi fisici sono anche il tuo corpo. Le nostre menti sono colme di confusione oppure stanno andando alla deriva nei sogni, dimenticando il prezioso dono che ci è stato dato da te. Quindi pronunciamo il voto di fare ogni passo in consapevolezza. Saremo chiaramente consci del fatto che stiamo posando i nostri piedi sulla Terra, così da essere in contatto con te e con tutte le meraviglie della vita che si manifestano su di te. Sappiamo che passi come quelli hanno la capacità di nutrirci, risanarci e farci entrare in contatto con te nel momento presente.
Ogni qual volta rimarremo seduti immobili sulla Madre Terra saremo consapevoli che tu sei con noi. Aspiriamo cosi a incarnare le tue grandi virtù: di solidità, perseveranza, pazienza e sopportazione; il tuo grande coraggio e non-paura; e non da ultima la tua meravigliosa virtù di inesauribile creatività.
Narratore: Fratello Khiet Anh
Chitarra: Fratello Niem Tan